"Satana a Londra!", urla curiosamente il membro più anziano dell'equipaggio quando un pezzo dell'attrezzatura si blocca, mentre cerca di ritirare la sciabica qualche ora più tardi.
Simili imprecazioni, assieme a parolacce fantasiose, riti antichi e certe credenze mitiche, fanno parte della tradizione ittica della Norvegia settentrionale. Sapevate, ad esempio, che avere rapporti intimi prima di uscire a pescare si ritiene aiuti ad assicurare un buon pescato?
Indubbiamente, il merluzzo è un importante prodotto di esportazione norvegese sin dall'era dei Vichinghi. Il mezzo di sussistenza principale della regione rappresenta da sempre una fonte di reddito, nonché di orgoglio, primaria per molti norvegesi lungo la costa settentrionale.
Il sindaco di Vågan, Eivind Holst, prima del Campionato mondiale di pesca al merluzzo dell'anno scorso ha affermato: "Questa avventura invernale annuale assicura agli abitanti delle Lofoten accesso facile al cibo da 10.000 anni. Centinaia di generazioni di pescatori e le loro famiglie sono sopravvissuti grazie alle Lofoten e alle sue risorse".